6 settembre – RomaCamminArte tra ville romane, boschi e farfalle

RomaCamminArte

LA VILLA DI ORAZIO

e il parco dei monti Lucretili

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tra storia, boschi e farfalle

Domenica 6 settembre riprendiamo RomaCamminArte per andare ad esplorare i monti Lucretili, le montagne di Roma, le cui cime più alte (monte Gennaro 1271 m e monte Pellecchia 1368 m) sono ben visibili anche dalla terrazza del Gianicolo guardando a nord est. Proprio questa vicinanza fin dall’antichità ha fatto si che questi monti vedessero la costruzione di molte ville e apparissero, grazie ai versi di Orazio, nella letteratura latina.

Dopo la visita alla villa, riprendendo le auto, in 10 minuti si raggiungerà la partenza della camminata posta poco dopo la vicina Roccagiovine per un itinerario ad anello che parte a quota 575 mt su una strada sterrata che fiancheggia il fosso Canepine e che conduce ad un prato pianeggiante ed assolato, il Prato delle Forme a 860 mt.  Da qui si imboccha il sentiero che gira intorno al colle Cesa Morale conducendo al Prato Porcini, luogo ideale per il pranzo al sacco e per la raccolta delle more.
Proseguendo si costeggia il fosso Stretta Vallicina, che nonostante sia secco è ricco di bellissime farfalle colorate, arrivando ad incrociare di nuovo il sentiero che ci riporta alla partenza.

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informazioni

ore 8.50
area archeologica Villa di Orazio, SS Licinese, uscita Vicovaro-Mandela A24 (presenza servizi igienici e acqua potabile)

clicca sul logo per accedere alla mappa
Donatella - 347.4447631
Alessandra - 3383664726
Sabrina - 347.7065221
Staff
intera giornata
pranzo al sacco
portare dei contenitori vuoti in plastica per la raccolta delle more
Durata
difficoltà medio-facile
percorso ad anello di circa 9 km
Difficoltà media
10,00 €
con visita al settore residenziale, al settore termale e al giardino porticato della villa di Orazio
Costo

villa di orazio

La Villa di Orazio si trova in località Vigne di San Pietro, nei pressi di Licenza, nella media valle del fiume Aniene. Quinto Orazio Flacco, introdotto già nel 38 a.C. nel circolo dei poeti della corte augustea, ricevette in dono da Mecenate il “fundus” in Sabina nel 32 a.C. Ed è proprio grazie ai riferimenti contenuti nella stessa opera oraziana che fin dal Rinascimento si è cercato il sito dell’amata dimora campestre, rifugio prediletto destinato all’ospitalità ed all’otium letterario, che comprendeva una domus ad atrio e un ampio giardino, ma anche vigneti, campi arabili, orto, greggi e pascoli nei boschi, per un totale di 40 ettari.
La Villa fu in seguito utilizzata dagli imperatori Nerone e Vespasiano come luogo di sosta per recarsi rispettivamente alla Villa di subiaco e di Rieti.

parco dei monti lucretili

Il Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili, a poche decine di chilometri da Roma, si immerge in un territorio ricoperto al 70% da aree boscate, soprattutto faggete, con altipiani ed alpeggi dove emerge la natura carsica del suolo.
Presenti anche specie vegetali rare come lo “storace”, simbolo del parco e l’iris sabina e per la fauna la nidificazione di una coppia di aquila reale sulle pendici del Monte Pellecchia.

Ninfeo degli Orsini

Un ninfeo di forma semicircolare di 23 mt di diametro che sorge probabilmente sul luogo dell’antica fonte Bandusia citata da Orazio.

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