16|23 febbraio – Nordic Walking invernale in val di Non

Vuoi provare con lo staff di RomaCammina l’esperienza di una vacanza dedicata al Nordic Walking invernale?
Allora vieni con noi in Trentino per un’intera settimana per una VACANZA ALL INCLUSIVE lontana dallo stress, tra la neve e all’insegna del benessere e dei sorrisi!

Per la settimana dal 16 al 23 febbraio abbiamo organizzato sette giorni di camminate adatte al Nordic Walking invernale tornando in Val di Non, tra le malghe delle Maddalene, la Val di Rabbi, il passo Fresna e una giornata alla scoperta di Trento e dei nuclei urbani trentini. 

Per ogni giornata abbiamo previsto una camminata, arrivando spesso a splendidi rifugi o malghe dove si potranno assaporare i piatti tipici della zona e godersi una giornata in pieno relax. 
Gli itinerari saranno accessibili a tutti coloro che amano camminare e che avranno voglia di trascorrere in compagnia una fantastica vacanza!

Al momento siamo riusciti ad avere una disponibilità per una decina di stanze (di cui 2 singole) di nuovo presso l’hotel Cavallino Bianco, a Rumo, dove siamo andati quest’estate e dove ci siamo rinfrancati con gli ottimi piatti dalla sua cucina e presso il centro benessere con piscina riscaldata, idromassaggio, sauna, bagno turco, ecc. 

PROGRAMMA

DOMENICA 16

pomeriggio
ritrovo gruppo a Rumo presso l’albergo Cavallino Bianco (via Marcena, 6 – 38020 Rumo) per la sistemazione nelle stanze

sera
cena tutti insieme e prima illustrazione del programma della settimana

LUNEDÌ 17  – SABATO 22

mattina
dopo la colazione, partenza per una camminata di Nordic Walking invernale alla scoperta della Val di Non

pranzo
pranzo al sacco, o in malga, o in albergo a buffet a seconda di quanto previsto dal programma

pomeriggio
al termine della camminata tempo libero e relax presso l’albergo al Centro Benessere Bianca Oasi 

sera
cena e breafing sul programma del giorno successivo

DOMENICA 23

mattina
dopo la colazione, partenza e rientro a Roma

La val di Rabbi è una valle laterale alla val di Sole, particolarmente ricca di acqua: famosa è quella minerale bicarbonato-alcalina, ferruginosa, altamente carbonica e naturalmente gassata, motore del termalismo che qui vanta antiche radici. 
Quasi ovunque sono ancora visibili i tipici masi, preziosi esempi di spontanea architettura contadina, e le baite destinate ad abitazione frutto della ristrutturazione di questi antichi casolari di cui è stata rispettata la tipologia originaria

Una bella camminata lungo il sentiero del “Ziro del léz”. 
Il “lez” indica la vecchia conduttura dell’acqua utilizzata nel secolo scorso per l’irrigazione dei campi e lungo questo tragitto si incontrano delle antiche miniere di piombo ed argento risalenti al 1500.
Il sentiero attraversa anche ampie zone pianeggianti e panoramiche, come quella sulla quale è posizionata la graziosa chiesa parrocchiale di S. Vigilio. 

Immerso nella Natura lontano dalla folla e dalla confusione delle piste da sci, il piccolo lago di Tret è uno di quei luoghi dove è ancora possibile camminare nel silenzio senza raggiungere per forza la vetta di una montagna.
In inverno, quando gli alberi sono spruzzati di neve e la superficie del lago di Tret gela completamente, lo scenario appare ancora più fiabesco.

Il Gruppo delle Maddalene può essere definito “la montagna più dolce” della Val di Non: nonostante la vicinanza con il gruppo Ortles Cevedale e quello dell’Adamello-Brenta, questi rilievi superano raramente i 2700 metri e pertanto sono caratterizzati da un ambiente estremamente suggestivo fatto di ampie aree a pascolo e malghe d’alpeggio.
In inverno diventano la patria delle escursioni con le ciaspole e lo scialpinismo. 

Rumo, collocato in un ambiente prettamente alpestre ai piedi delle Maddalene, è il nome dato all’insieme delle 9 frazioni anticamente chiamate “cappelle”: Mione, Corte Inferiore, Placeri, Marcena, Corte Superiore, Scassio, Mocenigo, Cenigo e Lanza.

Percorrendo le vie delle frazioni si notano diverse testimonianze di un glorioso passato. Le vicende della storia più recente sono da ricercarsi nelle numerose testimonianze, ancora presenti, sparse su tutto il territorio: dai capitelli votivi risalenti alle pestilenze del Seicento ai dipinti sulle case private.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *