6 febbraio – RomaCammina nella Tenuta del Cavaliere

La zona, di grande interesse archeologico, si presenta come un’oasi naturale incontaminata, lambita dalle serpentine curve del fiume Aniene; ha di fronte il Castello di Lunghezza, ricco di storie illustri e sullo sfondo la splendida cornice dei castelli romani.

Percorreremo un sentiero che ci farà aprezzare da diverse angolazioni il Casale del Cavaliere che si presenta come  un vero e proprio fortilizio. Probabilmente il casale – risalente agli inizi del XVI secolo – in epoca medievale doveva avere funzioni di osservazioni e difesa, considerando la posizione elevata e le caratteristiche architettoniche. 
Sono comunque notevoli i materiali antichi sparsi nei terreni circostanti o inglobate nelle strutture murarie, sicuramente a testimonianza di un’imponente villa romana che doveva precedentemente occupare questa strategica posizione.

La Tenuta del Cavaliere deriva dall’unificazione di tre distinti fondi che componevano la tenuta, appartenenti a differenti proprietari. Il Casale Nuovo, la Cementara e il Palazzetto che in parte confluirono, tra la fine del XV e gli inizi del XVI secolo nei beni di Anastasia Cavalieri e poi, nel 1640 in seguito ad una donazione, furono riuniti dall’Ordine Ospedaliero di S. Giovanni di Dio dei Fatebenefratelli in un unico possedimento, Casale dei Cavalieri o de’ Cavalieri, dal nome del suo principale proprietario.
Dopo la soppressione degli Ordini religiosi nel 1873, il Fatebenefratelli venne espropriato e nel 1833 passò agli Ospedali riuniti di Roma fino alla fusione del Pio Istituto (1896). Con lo scioglimento degli Enti Ospedalieri gran parte del patrimonio storico-monumentale urbano e rustico del Pio Istituto è stato trasferito a  Roma Capitale che provvede alla tutela e valorizzazione anche delle tenute.