L'Appia Antica
60esimo sito italiano UNESCO
Nel corso di un lungo processo di candidatura, avviato con il coinvolgimento di 28 uffici del Ministero, 4 regioni, 13 città metropolitane e province, 74 comuni, 14 parchi e 25 università, sono stati individuati i 22 tratti di strada maggiormente rappresentativi dell’eccezionale valore universale del bene e rispondenti ai requisiti richiesti dall’UNESCO che costituiranno il sito seriale Via Appia Regina Viarum.
Nel febbraio 2023 l’Ufficio UNESCO del Segretariato Generale del Ministero della Cultura ha depositato la candidatura che è la prima interamente promossa e finanziata dal Ministero della cultura, che sta anche investendo ingenti cifre nel restauro e nella valorizzazione delle testimonianze archeologiche situate lungo il percorso della strada, ponendo l’Appia al centro delle politiche di sviluppo sostenibile. L’obiettivo è quello di rafforzare l’offerta di nuovi attrattori, fondamentali per la crescita in chiave culturale delle aree interne, ma anche la tutela del nostro immenso patrimonio e la valorizzazione dell’elevato senso di appartenenza che ancora oggi le comunità residenti mostrano nei confronti dell’antica strada.
A giugno 2024 il Ministero della Cultura annuncia che l’ICOMOS, l’organo tecnico consultivo dell’UNESCO, ha raccomandato l’iscrizione dell’Appia nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità. La raccomandazione sarà infine sottoposta all’approvazione del Comitato del Patrimonio Mondiale nella prossima seduta in programma a Nuova Delhi dal 21 luglio.
fonte:
Parco Archeologico dell'Appia Antica
Sabato 27 luglio
durante la 46ª sessione del World Heritage Committee dell’agenzia delle Nazioni Unite in corso a New Delhi, la Regina di tutte le strade, con la sua storia e le sue meraviglie, diventa il
60mo sito italiano Patrimonio Mondiale dell’Umanità.