10 dicembre – RomaCammina tra borghi e briganti

Cartore e la valle del Salto

In cammino sulle orme dei Briganti

Questa domenica torniamo sul Cammino dei Briganti per gli ultimi scorci autunnali della valle del Salto.

Da Cartore, lungo un sentiero che si articola a cavallo di Lazio e Abruzzo, risaliamo fino al Passo Le Forche, sotto il Monte Velino. Dopo una breve pausa merenda, scenderemo verso il borgo di Rosciolo fermandoci a Santa Maria in Valle Porclaneta per visitare la magnifica chiesa romanica, capolavoro d’arte del X secolo. 

Il ritorno sarà lungo lo stesso percorso.

Appuntamento

ore 9.30
CASELLO A24 VALLE DEL SALTO - parcheggio Albergo/Bar La Duchessa
(CLICCA sull'icona per la mappa)

da qui ci muoveremo con le macchine per arrivare a Cartore, punto di partenza della nostra camminata

Staff tecnico

Alessandra (338.3664726)
Donatella (347.4447631)
Sabrina (347.7065221)

Costo

10,00 €

programma

ore 9.45 circa
partenza della camminata

a metà percorso
sosta e visita alla chiesetta romanica di Santa Maria in Valle Porclaneta (contributo libero)

ore 13.30 circa
conclusione della camminata, trasferimento a Borgorose e pranzo presso la norcineria "Borgo Natura" con menù concordato a 20,00 € (tagliere di salumi, bruschetta, polenta con spuntature e salsicce; bevande escluse)

pomeriggio
rientro a Roma

DIFFICOLTÀ MEDIA

La camminata ha una lunghezza totale di 11 km andata e ritorno
(CLICCA sull'icona per verificare le caratteristiche e le descrizioni dei vari livelli di difficoltà)

Il Cammino dei Briganti è percorribile in sette giorni, è un cammino a quote medie (tra gli 800 e i 1300 m. di quota) sulle orme dei briganti tra la Val de Varri, la Valle del Salto e le pendici del Monte Velino. Partenza e arrivo da Sante Marie, vicino a Tagliacozzo (AQ).

La Marsica e il Cicolano sono  terre di boschi, montagne e storie di briganti. In particolare il territorio attraversato da questo cammino è un territorio di confine, oggi tra Abruzzo e Lazio, ieri tra Stato Pontificio e Regno Borbonico. I briganti vivevano sul confine per passare da una parte all’altra a seconda della minaccia. I briganti non erano malviventi, erano più simili ai partigiani, lottavano contro l’invasione dei Sabaudi, che avevano costretto il popolo a entrare nell’esercito. Erano spiriti liberi, che non volevano assoggettarsi ai nuovi padroni, e per questo erano entrati in clandestinità. Una storia fatta anche di rapimenti, riscatti, e tanta violenza. Una storia di 150 anni fa.

fonte: camminodeibriganti.it/

Lo staff che ha curato sopralluoghi e logistica

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