13|15 ottobre – RomaCammina nelle città d’arte: Venezia

LA CITTÀ DEI DOGI TRA CALLI, CAMPIELLI E ISOLE

Venezia, la Serenissima: il miglior modo per conoscere l’anima nascosta della città è perdersi tra calli e campielli, salendo e scendendo dagli innumerevoli ponti che collegano tra di loro le 118 isolette di cui è formata la città, e scoprendo anche le sue isole minori ciascuna dalla bellezza unica, come quella meno esplorata di Sant’Erasmo, la più grande dopo Venezia, l’isola che da sempre è considerata l’orto della città.

Per il weekend dal 13 al 15 ottobre con lo Staff di RomaCammina sarà possibile andare alla scoperta o riscoperta, per chi già la conosce, del fascino della città lagunare, percorsa attraverso le emozioni, le sensazioni, gli odori, lungo percorsi che si articoleranno tra le isole, ed isolette di straordinario interesse archeologico, architettonico e naturalistico.

Venezia, la Serenissima e le sue isole … con lo sguardo dall’acqua e dall’alto.

DIFFICOLTÀ FACILE

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PROGRAMMA

VENERDÌ 13 OTTOBRE

mattina
partenza da Roma Termini ed arrivo a Venezia S. Lucia, trasferimento in hotel e sistemazione nelle stanze

pranzo libero

pomeriggio
tour in barca all’interno dell’Arsenale (durata 1h 15) con visita alle cattedrali di San Pietro e Sant’Elena

sera
Urban Walking nella Venezia by night con cena itinerante a base di cicchetti

SABATO 14 OTTOBRE

mattina
trasferimento con mezzo ACTV nell’Isola di Sant’Erasmo, l’isola orto di Venezia: Nordic Walking lungo un anello di 11 km sull’isola di Sant’Erasmo, nella laguna nord

pranzo con menù concordato presso l’agriturismo di Lato Azzurro Sant’Erasmo

pomeriggio
perdersi a Venezia
: urban walking tra giardini, scorci sconosciuti e suggestivi e vista panoramica di Venezia dalla terrazza del Fondaco dei Tedeschi

cena libera

DOMENICA 15 OTTOBRE

mattina
trasferimento con mezzo ACTV al Lido di Venezia per un allenamento di Nordic Walking sulla spiaggia e scoprire le bellezze antiche e moderne dell’isola

pranzo libero

secondo pomeriggio
rientro a Roma

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Perchè Venezia, la città galleggiante per eccellenza, è da sempre soprannominata la Serenissima?

Un tempo quella di Venezia era una delle quattro Repubbliche marinare e le istituzioni del suo governo erano suddivise su più livelli: il più alto rappresentato dal Doge. Egli incarnava la gloria e l’autorevolezza della Repubblica anche se i suoi poteri erano limitati al guidare in guerra l’esercito e la flotta.
Nonostante il Doge giocasse un ruolo minore rispetto alle altre organizzazioni della Repubblica, gli era stato attribuito l’appellativo di “serenissimo”.

Ma esiste anche una seconda scuola di pensiero secondo cui la Repubblica marinara sarebbe diventata la “Serenissima”.
Oltre ad essere florida per la ricchezza che deteneva, si narra che Venezia fosse particolarmente tollerante verso gli stranieri e, anche grazie all’ incorruttibile sistema di giustizia in vigore all’epoca, si era instaurato in città un vero clima di pace e serenità, per il quale la laguna avrebbe continuato a vantare anche nei secoli successivi tale appellativo.

Cantiere di Stato sorto nel XII secolo, l’Arsenale si è sviluppato fino a diventare, per secoli, la maggiore fabbrica navale del mondo. Gli edifici e gli spazi produttivi hanno mantenuto la loro funzione originaria fino all’inizio della prima guerra mondiale e sono stati oggetto, a ragione dell’evoluzione delle tecniche cantieristiche, di costanti adeguamenti fisico-funzionali.

Subito dopo la Prima Guerra Mondiale l’Arsenale ha conosciuto un progressivo abbandono e una forte contrazione dell’occupazione degli spazi da parte della Marina Militare.
Dal 1980 poi la progressiva rinascita, con l’utilizzo degli spazi delle Corderie in occasione della prima Mostra di Architettura che ha rappresentato la prima iniziativa di riconversione dell’antica fabbrica. 

L’isola di Sant’Erasmo è lontana dalla confusione della vicina Venezia e ciò che colpisce è il suo spiccato carattere agrario.

Fin dal Medioevo in questo lembo di terra strappato alle acque si coltivavano frutti e ortaggi che servivano a rifornire la città. Già allora il ritmo lento dell’isola contrastava con i traffici e il caos della commerciale Venezia, facendo di Sant’Erasmo un pacifico angolo di campagna.

Oltre a campi coltivati a ortaggi, frutteti e vigneti l’isola conserva ambienti naturali fra cui barene, canali salmastri e lembi di spiaggia tutti da scoprire in cammino.

I canali di Venezia sono famosi in tutto il mondo. Ma cos’è esattamente un canale? Quali sono i più importanti? Perché un canale è diverso da un rio?

Venezia è lunga circa 5 chilometri ed è composta da 124 isole, 178 canali e rii e 438 ponti. I canali sono i principali e più grandi corsi d’acqua di Venezia, sono una decina e sono tutti navigabili. I rii sono più piccoli e non sono sempre vie d’acqua. I canali più famosi sono il Canal Grande – che scorre per tutta Venezia e termina al Bacino di San Marco, il Canale di Cannaregio – che collega il Canal Grande con la parte nord della città e il Canale della Giudecca – che divide l’isola della Giudecca dal Sestriere di Dorsoduro.

Tranne queste quattro e alcune esterne alla città, tutte le altre vie d’acqua di Venezia non sono canali ma sono rii che possono essere naturali o artificiali: i primi hanno piccole curve e hanno un andamento più naturale mentre i secondi sono riconoscibili perché sono sempre molto dritti.

Lo staff che ha curato sopralluoghi e logistica

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