13 luglio – La magia del bosco dei Faggi Torti

Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

In cammino nel bosco incantato

Una domenica fuori porta, al fresco sui Monti della Laga, alla scoperta del bosco dei Faggi Torti, un luogo davvero insolito, affascinante e unico grazie alla particolare conformazione dei suoi alberi deformati da una forza invisibile e lenta.

Partendo dalla località il Ceppo, ci muoveremo lungo un’ampia carrareccia con un dislivello (morbido ma costante) in un’area ricca di boschi di faggi e abeti, di praterie, di torrenti e cascate, con sullo sfondo il massiccio del Gran Sasso.

Arriveremo fin su agli stazzi di Jacci di Verre dove si trovano i famosi “Faggi Torti”, nonché la coltivazione di genziana della Scuppoz che abbiamo già avuto modo di conoscere in occasione delle tappe del Nordic Walking Style di Tortoreto e Campli.

Il ritorno sarà lungo un sentiero in discesa che, dopo aver attraversato un fitto e fresco bosco, ci riporterà al rifugio dove ci aspetta un pranzo con menù concordato e piatti locali.

Appuntamento

ore 9.40
CAMPING IL CEPPO - Teramo
(CLICCA sull'icona per la mappa)

Staff tecnico

Alessandra (338.3664726)
Donatella (347.4447631)

Costo

10,00 €
attività riservata ai soci di RomaCammina

programma

ore 9.50
partenza della camminata

ore 14.30 circa
conclusione e pranzo a menù fisso presso il Camping il Ceppo
(20,00 € con primo, verdure di stagione, assaggio di arrosticini, acqua)

pomeriggio
rientro a Roma

DIFFICOLTÀ MEDIA

La camminata ha una lunghezza totale intorno a 12 km e supera un dislivello complessivo di circa 300 m.
(CLICCA sull'icona per verificare le caratteristiche e le descrizioni dei vari livelli di difficoltà)

Il bosco dei Faggi Torti è costituito da centinaia di faggi curvi, sia giovani che secolari, che presentano la medesima caratteristica: sono stati tutti “deformati” dalla forza lenta e invisibile del terreno sottostante.

In realtà ci sono diverse teorie sul perché questi faggi abbiano questa conformazione così particolare, alcuni sostengono che la curvatura dei fusti sia dovuta dalla forza esercitata dal peso della neve sui rami, altri pensano che sia da impuntare alla forza di spinta del vento.

Sicuramente entrambi questi fenomeni incidono, anche se solo in maniera lieve, ma la responsabilità di questo fenomeno è riconducibile al “Soil Creeping” detto anche “Reptazione”. Si tratta di un movimento impercettibile del terreno che influenza la direzione dei fusti ad una velocità lentissima e costante (si tratta di frazioni di millimetri l’anno).

Questo fenomeno, troppo lento per essere osservato direttamente, interessa principalmente i suoli più umidi e i pendii con inclinazioni lievi e i suoi effetti si possono vedere solo dopo anni e anni dal suo inizio proprio grazie ai tronchi d’albero incurvati.

Lo staff che ha curato sopralluoghi e logistica

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