PREVIEW – RomaCammina al Maschio d’Ariano

Parco Regionale del Castelli Romani

In cammino ai piedi del Vulcano laziale

Cammineremo lungo un percorso ad anello che inizia dai Pratoni del Vivaro, percorrendo una carrareccia per circa 5 km eper poi iniziare a salire sul sentiero 523a verso il Maschio d’Ariano da dove potremmo ammirare un bel panorama verso il Circeo, i Lepini e le isole pontine.. Nel percorso ci accompagneranno dei pannelli illustrativi realizzati da una scuola di Velletri in collaborazione con il Parco dei Castelli.

Torneremo sui nostri passi fino ad incrociare il bellissimo sentiero 520 che ci condurrà con dei saliscendi lungo un antico muro a secco ricco di muschio lungo quasi quanto il percorso fino al Monte Peschio.

Da qui inizierà la discesa sul sentiero 519 per rientrare al punto di partenza, da dove potremmo raggiungere in pochi minuti il Bar Le Fraschette dove consumare il pranzo nei tavoli di legno all’aperto con menù vario a scelta.

Appuntamento

ore 9.30
PRATONI DEL VIVARO - Rocca di Papa
(CLICCA sull'icona per la mappa)

Staff tecnico

Elena (347.1111895)
Donatella (347.4447631)

Costo

10,00 €

programma

ore 9.30
partenza della camminata

ore 14.00 circa
conclusione e pranzo al sacco o presso ai tavoli bar Le Fraschette da Sami – Rocca di Papa

pomeriggio
visita Rocca di Papa e, alla fine, rientro a Roma

DIFFICOLTÀ MEDIA

La camminata ha una lunghezza totale di 11 km circa......
(CLICCA sull'icona per verificare le caratteristiche e le descrizioni dei vari livelli di difficoltà)

Il Maschio d’Ariano è un’altura di 891 metri s.l.m. facente parte del Monte Artemisio, antico cratere del Vulcano Laziale che era chiamato Mons Algidus, tra i comuni di Rocca di Papa e Lariano, nel cuore del Parco Naturale Regionale dei Castelli Romani

In epoca imperiale questa altura ha ospitato un avamposto di difesa romano e successivamente un castello fortificato.
Data l’invidiabile posizione del territorio, nel corso dei secoli fu terra contesa di molte nobili famiglie.

Dall’interno del bosco emergono ancora dei ruderi del castello molto suggestivi ed anche quelli di una chiesa dedicata a S. Silvestro.
Il piccolo promontorio ospita anche una necropoli e una piccola forra degna di essere visitata.

Lungo il sentiero boschivo, tra le specie arboree, troviamo il Tiglio selvatico, l’Acero d’Ungheria, il Carpino nero e il Corniolo, un arbusto dal legno durissimo e resistente che si presta per lavori al tornio; i suoi frutti di sapore acidulo, possono essere consumati freschi, ma soprattutto vengono impiegati per preparare marmellate e per ottenere gelatine, succhi e salse.

Lo staff che ha curato sopralluoghi e logistica

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *